July 7, 2023

Il Potere dell’Apprendimento di Pancia

INSPIRATIONAL

"The limits of my language mean the limits of my world."

Non è mai tardi per diventare bilingue!

Introduzione al Metodo
Frau Zorzenon

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Ludwig Wittgenstein


L’impatto trasformativo del Metodo Frau Zorzenon nello studio delle lingue straniere

L’apprendimento delle lingue è una competenza fondamentale che ci distingue come esseri umani, e non è un segreto che il modo in cui apprendiamo le lingue può avere un impatto significativo sul nostro successo nell’acquisirle. I metodi tradizionali di apprendimento delle lingue si concentrano sulla memorizzazione di liste di vocabolario e regole grammaticali – un approccio che possiamo definire come apprendimento “di testa”. Tuttavia, questo metodo mnemonico e razionale potrebbe non essere il più efficace per sfruttare le nostre capacità linguistiche innate. Ecco perché nasce il Metodo Frau Zorzenon, un approccio innovativo all’apprendimento delle lingue che mira ad aiutare gli studenti a parlare una lingua straniera proprio come la loro lingua madre, sfruttando il potere dell’apprendimento “di pancia”.

Il concetto di apprendimento “di pancia” deriva dall’idea che il nostro cervello possieda una capacità innata per l’acquisizione del linguaggio, come suggerito per la prima volta dal padre della linguistica moderna, Noam Chomsky, negli anni ’50. Chomsky ha introdotto l’idea del LAD (Language Acquisition Device), un dispositivo nel nostro cervello che ci permette di registrare, elaborare e tradurre automaticamente in linguaggio qualsiasi informazione che i nostri occhi e orecchie hanno catturato. Questa capacità innata ci consente di apprendere qualsiasi lingua in modo naturale e senza dover studiare esplicitamente la grammatica, proprio come abbiamo acquisito la nostra lingua madre da bambini.

Metodo Frau Zorzenon - Apprendimento di Pancia

Se l’essere umano possiede questo dono innato, allora perché tanti di noi faticano ad apprendere una lingua straniera da adulti?

La risposta risiede nel fatto che il nostro dispositivo innato di acquisizione del linguaggio, il LAD, necessita di stimolazione e uso continuativo nel corso degli anni. I metodi tradizionali di insegnamento delle lingue, invece, sopprimono questo potenziale innato, concentrando l’apprendimento sulla memorizzazione e sul razionale. Al contrario, il Metodo Frau Zorzenon, ispirato all’approccio Montessori, mira a rieducare gli studenti sul modo corretto di apprendere le lingue, utilizzando le loro capacità linguistiche innate.

Il Metodo Frau Zorzenon aiuta gli studenti a sviluppare un doppio madrelinguismo, acquisendo una seconda lingua nello stesso modo in cui abbiamo appreso la nostra lingua madre da bambini. Per raggiungere questo obiettivo, il Metodo si concentra su due elementi chiave, definiti come “le Chiavi del Bilinguismo”: Cultura e Suono. Sbloccando i canali del nostro cervello responsabili per l’acquisizione del linguaggio, il Metodo Frau Zorzenon permette agli studenti di aprire il “Cassetto di Chomsky” che, come spiegato dalla stessa Frau Zorzenon, contiene al suo interno tutte le lingue del mondo.

Abbracciare la Cultura e il Potere del Pensare in una Lingua Straniera

Quando parliamo di apprendimento di una nuova lingua, ci concentriamo spesso sugli aspetti meccanici: il vocabolario, la grammatica e la pronuncia. Tuttavia, il Metodo Frau Zorzenon sottolinea l’importanza della Cultura per un vero padroneggiamento di una lingua straniera. Ma cosa intendiamo esattamente per cultura e come si inserisce nell’apprendimento delle lingue?

Nel contesto dell’apprendimento delle lingue, cultura significa imparare a pensare nella lingua che si vuole padroneggiare. Ciò implica l’assimilazione del pensiero collettivo – il modo di vedere e interpretare le cose – di coloro che parlano quella lingua. Questo passaggio è essenziale per dare il corretto significato alle parole e raggiungere una comprensione profonda della lingua.

Le lingue non sono prodotti divini; nascono dalle persone e dalle loro interazioni reciproche. Di conseguenza, le parole non hanno significati universali; sono plasmate dalla cultura e dal modo di pensare dei parlanti. Quando si impara una lingua che è culturalmente distante dalla nostra, è comune incontrare diversi significati attribuiti alla stessa parola o allo stesso concetto espresso in modi diversi.

Considerate, ad esempio, l’italiano e l’inglese: queste due lingue sono così diverse nelle loro radici culturali che non sono direttamente traducibili. Tradurre parola per parola dall’italiano all’inglese spesso risulta in “italiano travestito da falso inglese”, portando a malintesi nella comunicazione con i parlanti nativi di inglese.

Inoltre, pensare nella lingua target è fondamentale per comprendere veramente la sua grammatica. Per esempio, mentre la grammatica inglese può apparire più semplice ed elementare rispetto a quella italiana, comprendere la sua essenzialità richiede di distaccarsi dalla logica latina. Come ha famosamente detto l’esperto di linguistica Bill Bryson, “Studiare l’inglese continuando a pensare in latino (quindi cercando un confronto con la lingua italiana) è come giocare a basket con i pattini da ghiaccio. Ti fai solo del male”.

Frau Zorzenon sottolinea l’importanza di comprendere la cultura caratteristica di una lingua prima di tentare di apprendere la sua grammatica o il suo vocabolario. In questo modo, gli studenti possono sviluppare una maggiore consapevolezza della lingua, rendendo il suo utilizzo un processo naturale e intuitivo, proprio come avviene con la loro lingua madre.

Il Potere del Suono e dell’Ascolto con Orecchie Native

Un altro aspetto chiave di questo approccio rivoluzionario è il concetto del Suono, in particolare, la capacità di ascoltare – o meglio, di percepire – la lingua con orecchie native. Ma cosa significa esattamente, e come influisce sull’apprendimento delle lingue?

Quando nasciamo, le nostre orecchie funzionano come spugne perfettamente elastiche, in grado di catturare qualsiasi suono entro il loro raggio. Tuttavia, con lo scorrere del tempo, mentre ci abituiamo ad ascoltare la stessa lingua e il suo insieme unico di frequenze, le nostre orecchie iniziano a limitare il loro raggio. Questa “pigrizia” significa che quando tentiamo di ascoltare una lingua diversa con frequenze diverse, le nostre orecchie faticano ad adattarsi e a catturare i nuovi suoni.

Ad esempio, mentre le orecchie di una persona italiana potrebbero essere abituate a lavorare con suoni tra 2000 e 4000 hertz, l’inglese è composto da suoni che possono raggiungere fino a 12000 hertz. Per registrare e decodificare efficacemente questi suoni attraverso il LAD, abbiamo bisogno innanzitutto di orecchie in grado di percepirli chiaramente.

Frau Zorzenon usa spesso l’esempio del suono di un coccodrillo per illustrare questo punto. Non possiamo riprodurre il suono del coccodrillo perché non possiamo percepirlo, dato che viaggia su frequenze oltre la capacità di percezione dell’orecchio umano. Se le nostre orecchie non hanno l'”immagine” di un suono, la nostra bocca non sarà mai in grado di riprodurlo – anche se sappiamo come la parola è scritta su carta.

L’otorinolaringoiatra francese Alfred Tomatis ha sottolineato l’importanza della percezione del suono negli anni ’60. Ha spiegato che la nostra capacità di riprodurre un suono è direttamente proporzionale alla nostra capacità di percepirlo. In altre parole, per imparare a comprendere e parlare una lingua, dobbiamo prima imparare ad ascoltare. Questa non è solo un’idea filosofica; è radicata nella biologia.

Gli Ingredienti Fondamentali per Parlare come un Madrelingua

Per riassumere, le parole che pronunciamo sono suoni ai quali il nostro cervello associa delle immagini. Affinché questi suoni vengano prodotti accuratamente, le nostre orecchie devono prima essere abbastanza sensibili da percepire chiaramente tali suoni. Inoltre, per garantire che il nostro cervello associ le giuste immagini (significati) ai suoni, dobbiamo appropriarci della coscienza collettiva della lingua che desideriamo apprendere. Questo implica imparare a vedere, riconoscere e comprendere la cultura dalla quale nasce la lingua.

In sostanza, l’osservazione (cultura) e l’ascolto (suono) sono gli ingredienti fondamentali – il punto di partenza – per parlare qualsiasi lingua come un madrelingua. La grammatica, al contrario, arriva dopo. Da bambini, abbiamo appreso la nostra lingua madre attraverso osservazione e ascolto, e solo in seguito abbiamo affinato le nostre competenze linguistiche con lo studio della grammatica. Lo stesso approccio è valido per gli adulti che apprendono una lingua straniera: prima impariamo a parlare, poi perfezioniamo le nostre competenze attraverso la grammatica. L’approccio opposto è incoerente e, purtroppo, diffuso in molti metodi tradizionali di apprendimento delle lingue.

Il motivo per cui molte persone faticano a parlare fluentemente una lingua straniera, nonostante gli anni trascorsi a memorizzare vocaboli e regole grammaticali, è che si sono concentrate sulla forma esterna della lingua senza darle sostanza. Questo è paragonabile a ricevere un bicchiere elegante quando si ha sete – ma se non c’è acqua dentro, rimarrai comunque assetato. Il Metodo Frau Zorzenon mira a risolvere queste carenze negli approcci tradizionali all’apprendimento delle lingue, dando priorità alla cultura, al suono e alle competenze linguistiche innate. Accogliendo questi ingredienti fondamentali, gli studenti possono sbloccare il loro potenziale per parlare qualsiasi lingua proprio come la loro lingua madre, e finalmente soddisfare la loro sete di padronanza della lingua.

Le Chiavi del Bilinguismo

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